Coronavirus: come cambia il modo di fare acquisti.

Coronavirus: come cambia il modo di fare acquisti.

L’emergenza coronavirus cambierà, con qualche anno di anticipo, il modo di fare acquisti: quali categorie ne trarranno vantaggio e quali saranno penalizzate.

Il coronavirus, ormai è certo, cambierà le nostre vite: il ‘lockdown’, il confinamento al quale quasi tutto il mondo è sottoposto, forse tra un pò terminerà ma, come abbiamo imparato ad immaginare, questo non significa un ritorno alla ‘normalità’ assoluta: per molti mesi dovremo vedercela con mascherine, guanti e distanziamento sociale. Dovremo lavorare mantenendoci a distanza, salire su un mezzo pubblico a ‘scaglioni’, prenderci un gelato mantenendo la distanza di almeno un metro e fare la coda sul marciapiedi prima di entrare in un qualsiasi negozio.

Il commercio, a qualsiasi categoria appartenga, subirà un forte cambiamento: magari durante i primi giorni di ‘libertà’ le persone saranno ben liete di sottostare a regole anti-pandemia pur di cercare di riacquistare una parvenza di normalità fuori dalle mura domestiche, tutti avremo voglia di ripartire ‘alla grande’: ma con il passare dei giorni, le code obbligatorie e l’accesso contingentato ai punti vendita inizieranno a pesare, a stancare, a dare la sensazione di stare a perdere tempo.

La soluzione alle estenuanti code viene dallo smartphone

I consumatori si guarderanno intorno ed inizieranno ad evitare gli esercizi commerciali dove per entrare sarà necessario fare lunghe code e sposteranno la loro attenzione verso gli esercizi commerciali più piccoli e più vicini alla loro abitazione o al loro posto di lavoro oppure cercheranno di acquistare online.

In realtà, verrà accelerata una tendenza già in atto da due o tre anni: il consumatore si rivolgerà sempre più ai negozi ‘di prossimità’, cioè situati ‘in zona’, ed ai grandi marketplace online, Amazon in testa. In buona sostanza, l’accelerazione tecnologica legata al commercio causata dal coronavirus, nei prossimi mesi vedrà lo sviluppo dei seguenti punti:

  • Ricerca di negozi specializzati ‘in zona’, quindi ‘commercio di prossimità’;
  • Acquisti online presso grandi portali;
  • Consegna a domicilio.

Durante il lockdown, abbiamo apprezzato la consegna a domicilio.

La consegna a domicilio: per i ‘negozi di quartiere’ o super-specializzati questa rappresenta un punto di svolta epocale, perchè insieme ad una buona presenza online particolarmente ottimizzata all’utilizzo ‘mobile’ porterà fatturato. La presentazione dei prodotti subirà anch’essa un rinnovamento: non sarà più sufficiente pubblicare online una semplice foto del prodotto ma occorrerà far vedere bene l’articolo pubblicando foto di buona qualità (ma al tempo stesso ‘leggere’ per facilitarne l’apertura sul mobile) scattate da varie angolazioni: il cliente, non avendo la possibilità nell’acquisto online di ‘toccare’ il prodotto, dovrà il più possibile, tramite le immagini, rendersi conto della buona qualità di quanto è in procinto di acquistare.

Riassumendo, lo scenario per i prossimi mesi sarà il seguente: i clienti, dopo un primo periodo durante il quale ‘accetteranno’ di fare lunghe code fuori dai negozi, si rivolgeranno a esercizi commerciali situati in prossimità della propria casa o della sede lavorativa cercando questi negozi, perlopiù, tramite il proprio smartphone e, se possibile, chiederanno all’esercente la consegna a domicilio dei loro acquisti.

Morale della favola: ottimizziamo la nostra presenza online!

 

Ad Majora!

 

 

 

 

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