Quanto ci ha fermato il coronavirus Covid-19?
Il 9 marzo 2020 l’Italia si è fermata a causa dell’emergenza coronavirus: in realtà di quanto si è ridotta la nostra mobilità fino al 4 maggio, data del primo passo verso il ritorno alla normalità?
Dai telegiornali di tutte le reti, ad internet, alla radio: tutti i media negli ultimi due mesi ci hanno chiesto di restare a casa, ci hanno proposto cose da fare per ingannare il tempo durante le lunghe giornate rinchiusi a casa, ci hanno ricordato in ogni modo che l’isolamento domiciliare avrebbe contenuto il diffondersi del coronavirus.
A partire dal 4 maggio l’Italia ha provato cautamente a ripartire e gli italiani sembrano aver imparato molto bene la lezione per bloccare la diffusione del virus: mascherine, guanti, gel disinfettante e distanziamento sociale.
Apple ha realizzato una pagina web riguardante la mobilità all’interno della quale si può visualizzare graficamente quanto sono stati ‘bravi’ gli italiani (… e tutti gli altri…). Dal primo grafico si evince che, tra i paesi che hanno imposto il lockdown, in Italia ci siamo comportati meglio di altri Paesi (abbiamo ridotto le uscite del 71%, contro, ad esempio , la riduzione del solo 32% negli Stati Uniti o quella del 27% della Germania…); dal secondo grafico possiamo notare che l’utilizzo dei trasporti pubblici (considerati, giustamente, molto pericolosi in quanto difficilmente si riesce a mantenere un distanziamento sociale sufficiente a garantire la sicurezza dei viaggiatori) abbia subito un calo addirittura del 82%.
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Insomma, gli italiani hanno compreso fin dall’inizio della pandemia quali cambiamenti alle proprie abitudini apportare per salvaguardare dal virus le proprie vite e quelle dei famigliari: stessa cosa non si può dire dello Stato, in questi mesi ‘perso’ come non mai tra gli ingranaggi della italica burocrazia nel tentativo (finora non riuscito) di dare aiuto a tutti coloro che stanno vivendo le difficoltà derivate dalla perdita (totale o parziale) del proprio lavoro.
Ad Majora!