L’e-commerce è nulla senza negozio fisico

L’e-commerce è nulla senza negozio fisico

Il futuro (e il presente) della vendita online è il negozio fisico.

Certo, leggere un’affermazione del genere potrebbe lasciare un attimo interdetti in quanto potrebbe sembrare un controsenso. Beh, in effetti lo è molto meno di quanto sembri.

L’e-commerce ‘puro’ ha vissuto un vero e proprio boom negli anni scorsi, il motto di tutte le aziende era ‘allarga i tuoi confini’: perchè vendere soltanto nelle zone limitrofe al tuo punto vendita quando il tuo ‘spazio’ potrebbe essere il mondo? In effetti, molte aziende hanno trovato grande visibilità e fatturato utilizzando il web come propria ‘zona di vendita’. Qualcosa poi è cambiato. Non per tutti.

Amazon: il negozio online perfetto

Amazon, oggi, rappresenta, nel mondo occidentale, il più grande mercato ‘globale’: possiamo acquistare qualsiasi cosa tramite questo colosso, anche da venditori che, fisicamente, si trovano oltre i confini italiani. Di conseguenza, tutte le aziende che vogliono vendere online i propri prodotti devono fare i conti con la logistica ed i prezzi di Amazon.

E’ cambiata anche la percezione degli utenti: in qualità di acquirenti, abbiamo la possibilità di acquistare il prodotto che ci interessa su Amazon (per comodità o prezzo interessante) oppure possiamo rivolgerci ad un negozio fisico situato nella zona in cui viviamo o lavoriamo. Cercando (e possibilmente trovando) il negozio di nostro interesse online utilizzando Google, magari proprio dal nostro smartphone.

Quindi si apre una nuova prospettiva: il negozio fisico, anche piccolissimo, o il fornitore di servizi possono risorgere (e già lo stanno facendo…) utilizzando internet non per vendere direttamente online (troverebbero un formidabile e quasi insuperabile concorrente in Amazon) ma per farsi trovare dal potenziale cliente non in funzione del brand ma del prodotto specifico.

Mi spiego. Se il mio negozio fisico è specializzato nella vendita del prodotto ‘ics’, non vado a promuovere online il nome del mio negozio, ma devo fare in modo tale che chiunque cerchi il prodotto ‘ics’ tramite Google, il motore di ricerca suggerisca il mio negozio nei risultati utili più vicini fisicamente al potenziale cliente che ha effettuato la ricerca: cerco ‘ics’ con il mio smartphone e Google mi dice chi, intorno a me, vende il prodotto ‘ics’.

Creare apposite ‘nicchie’ per singoli prodotti (o servizi)

Se poi vendo anche il prodotto ‘ipsilon’, devo fare la stessa cosa: fare in modo che il potenziale cliente trovi il mio punto vendita fisico tramite il singolo prodotto. In pratica, sto creando delle ‘nicchie’: anzichè ‘pubblicizzare’ il mio punto vendita genericamente per tutti gli articoli che vendo (che, in alcuni casi, potrebbero essere centinaia), devo creare una nicchia di mercato per ogni singolo prodotto presente nel mio punto vendita.

Il mercato ‘generalista’ è finito: il potenziale cliente, ormai, non cerca quasi più il brand, il marchio, ma cerca il singolo prodotto (o servizio). Se vogliamo far ‘trovare’ il nostro punto vendita, dobbiamo concentrarci sui singoli prodotti (o servizi).

Amazon ha capito…

Anche Amazon, anni fa, ha capito, anzi ‘percepito’ il futuro del commercio. Dopo essere diventato il miglior negozio online del mondo (occidentale…), ha iniziato ad acquisire negozi fisici in USA e non solo, trasformandoli in supermercati hi-tech dove è possibile acquistare senza poi fare code alle casse: dopo aver riempito il carrello della spesa, si passa al ‘check-out’ e, automaticamente, la spesa viene addebitata al nostro account Amazon (questi negozi fisici ed il sistema di pagamento ‘veloce’ è stato dato il nome di Amazon GO).

Ad Maiora!

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