Il supercomputer del colosso Eni

Il supercomputer del colosso Eni

Abituati da sempre a considerare tutto ciò che si fa all’estero come un qualcosa di ‘grandioso’ e ‘speciale’, perdiamo di vista, oppure non consideriamo affatto, quello che in Italia rappresenta un punto di riferimento anche per gli stranieri e che dovrebbe stimolare in noi un sentimento ‘positivo’ di amor patrio.

Uno di questi casi, certamente, è rappresentato dal supercomputer HPC4 di Eni… leggiamo dal sito ufficiale Eni: ‘HPC4 può vantare una performance di picco pari a 18,6 PetaFlop/s che, associata a quella del sistema di supercalcolo già operativo (HPC3), porta l’infrastruttura a raggiungere una disponibilità di potenza di picco pari 22,4 PFlop/s, vale a dire 22,4 milioni di miliardi di operazioni matematiche svolte in un secondo. Grazie a HPC4, a maggio 2018 Eni ha stabilito  il record nella modellazione numerica dei giacimenti Oil & Gas: in un tempo record di 15 ore il supercomputer ha eseguito 100.000 simulazioni di modelli di giacimento ad alta risoluzione, tenendo conto delle incertezze geologiche. Nel settore Upstream la maggior parte degli ingegneri di giacimento possono eseguire in alcune ore solo una singola simulazione’.

E ancora: ‘[…] Il nuovo supercalcolatore quadruplica la potenza dell’intera infrastruttura del Green Data Center di Ferrera Erbognone rendendola la più potente al mondo a livello industriale e il quarto sistema al mondo in termini di efficienza energetica (PetaFlop/MegaWatt). Una curiosità: un PetaFlop è talmente enorme che, per elaborarlo, un computer deve svolgere un numero di calcoli pari a più del doppio delle stelle della via lattea’.

Eni spiega benissimo l’utilizzo del proprio supercomputer in questi video:

Eni, inoltre, ha pubblicato un articolo di approfondimento davvero molto interessante, pieno di infografiche dal titolo ‘Supercomputer vs Cambiamento Climatico’… lo puoi trovare in questa pagina.

Ad Maiora!

 

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