Amazon: la più grande azienda del mondo

Amazon: la più grande azienda del mondo

Qual’è la vera forza di Amazon? Davvero le piccole realtà locali devono temere il colosso americano?

La storia di Amazon inizia con l’idea del suo fondatore, Jeff Bezos, attualmente l’uomo più ricco del mondo (con un capitale personale di circa duecento miliardi di dollari), il quale voleva creare il negozio online più grande del mondo sulla cui piattaforma le persone avrebbero potuto acquistare qualsiasi cosa.

Fondata nel 1994 con il nome di cadabra.com, fu quotata in borsa nel 1997 con un valore per azione pari a 18 dollari: in questi giorni (fine agosto 2020) ogni singola azione vale oltre 3400 dollari!

L’azienda iniziò come libreria online, offrendo una vasta scelta di titoli. Bezos ribattezzò poi la sua azienda come Amazon dal nome del Rio delle Amazzoni. Bezos scelse di utilizzare il nome di questo fiume non per evocarne la lunghezza ma il suo bacino idrografico. […] Il sito si espanse velocemente offrendo nuove sezioni per nuove linee di prodotti di svariate tipologie rendendo possibile ai clienti di recensire i prodotti dopo averli acquistati. (fonte: wikipedia)

il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, negli anni 90
Il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, negli anni 90

Amazon non è soltanto e-commerce

Amazon attualmente è la più grande company del mondo: oltre alla sua piattaforma di e-commerce in cui si può trovare (quasi) tutto, mette a disposizione diversi servizi (a pagamento) ai propri utenti:

  • Amazon Prime: è il servizio di abbonamento sottoscrivendo il quale l’utente non paga la spedizione dei prodotti;
  • Amazon Video: servizio di fruizione di film e serie tv (tipo Netflix, per intenderci) all’interno del quale possiamo trovare anche contenuti originali, prodotti dalla stessa Amazon… Amazon Video è gratuito per gli abbonati ad Amazon Prime;
  • Audible: vuoi ascoltare audiolibri? Questo è il servizio Amazon adatto per chi non ha tempo da dedicare alla lettura;
  • Kindle Unlimited: chi legge davvero tanto non può fare a meno di questo servizio in abbonamento mensile per leggere davvero di tutto!
  • Amazon Warehouse: in questa categoria Amazon mette in vendita prodotti di ‘seconda mano’ (di solito, sono quei prodotti che i clienti rimandano indietro non per malfunzionamenti, ma semplicemente perchè non in linea con le proprie aspettative), controllati e garantiti dalla stessa Amazon;
  • Amazon Basic: gli accessori più venduti sul marketplace spesso vengono prodotti anche da Amazon e venduti ad un prezzo solitamente più basso della concorrenza.

Per saperne di più sui servizi Amazon (quelli elencati qui sopra sono soltanto una parte), visita questa pagina.

I negozi locali devono temere Amazon?

Questa è la domanda che si pongono in tanti, a cui davvero è difficile dare una risposta esatta al 100%: perchè?

L’atto di acquistare è un qualcosa che affascina numerosi studiosi: cosa spinge le persone a preferire un prodotto al posto di un altro, oppure un metodo d’acquisto rispetto ad un altro? Sono davvero tanti i fattori che intervengono in quella che si definisce ‘intenzione d’acquisto‘.

Le persone si informano online. Se cercano informazioni generiche, si rivolgono a Google, se, invece, hanno già ben precisa l’idea di cosa acquistare, generalmente hanno due opzioni: cercano su Amazon, oppure, con il proprio smartphone, dopo il nome del prodotto aggiungono ‘vicino a me‘ o ‘in zona‘.

Questo avviene perchè uno dei fattori che determinano le intenzioni d’acquisto dei consumatori è quello di avere il prodotto subito, nel minor tempo possibile, anche spendendo qualcosa in più: dunque, si cerca il prodotto ‘in zona’ e va da sè che le attività che curano in maniera professionale la propria presenza online hanno ottime probabilità di essere preferite ad Amazon.

I negozi locali hanno, poi, una seconda possibilità: vendere i propri prodotti su Amazon.

La gigantesca azienda di Jeff Bezos non deve essere vista come una nemica e, al tempo stesso, non ci si può abbattere piangendosi addosso davanti al cambiamento epocale degli ultimi vent’anni: il mercato è cambiato e cambia continuamente e non si può gestire un punto vendita come si faceva negli anni 90 o ancora prima.

E’ necessario adeguarsi!

Affidiamo la nostra presenza online ad un professionista e valutiamo di vendere i nostri prodotti anche su Amazon. Non stiamo lì a rimurginare sul fatto che ‘era meglio prima’ oppure ‘quando la crisi finirà…’: è necessario adeguarsi ai cambiamenti sempre più repentini a cui il mondo economico ci sottopone, altrimenti verremo spazzati via o, al massimo, relegati in un angolo!

 

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