Il marketing delle abitudini (habits marketing)

IL MARKETING DELLE ABITUDINI

Il marketing delle abitudini (habits marketing)

Molto spesso non ci rendiamo conto delle abitudini che accompagnano la nostra vita quotidiana, eppure gran parte delle decisioni che prendiamo sono legate ad esse.

Nel momento in cui siamo soddisfatti di un nostro acquisto scatta in noi un meccanismo che ci lega al brand del prodotto che abbiamo acquistato: è una ‘scorciatoia’ che il nostro cervello prende per facilitare le scelte (e gli acquisti) futuri.

Il nostro cervello è sempre alla ricerca di ‘scorciatoie’: perché prendere decisioni partendo ogni volta da zero quando possiamo soddisfare i nostri bisogni semplicemente accedendo alle esperienze pregresse?

In questo modo creiamo delle indissolubili catene che ci legano ai brand: è molto raro che una persona cambi le proprie abitudini, proprio grazie alla velocità ed al poco impegno utilizzato quando ci si comporta sempre allo stesso modo.

Molto spesso chi si occupa di marketing tende a migliorare la comunicazione aziendale per cercare di acquisire nuovi clienti, cercando di ‘rubarli’ alla concorrenza: è molto difficile cambiare le abitudini dei clienti, a meno che il brand al quale le persone sono affezionate non compia un errore.

Nota: pensa all’innesco dell’abituale atto di acquisto del tuo prodotto/servizio

Nel momento in cui un’azienda non è in grado, anche per un breve periodo, di soddisfare le aspettative dei propri clienti ‘abitudinari’, si spezza l’incantesimo: il cliente, deluso, può essere attratto dal marketing di un’azienda concorrente e, quindi, cambiare le proprie abitudini.

In un mondo in costante ricerca di nuovi clienti (indipendentemente dal settore merceologico), perdere, ad esempio, dieci affezionati clienti non equivale a ‘guadagnarne’ lo stesso numero sottraendoli alla concorrenza: ogni attività deve avere come priorità quella di ‘coccolare’ i propri clienti mantenendo stabili le loro aspettative.

Le persone sono ‘bombardate’ ogni giorno da centinaia di messaggi pubblicitari e per loro avere dei ‘punti di riferimento’ è fondamentale, perché possono tranquillamente ignorare tutti i messaggi pubblicitari che suggeriscono di acquistare beni e servizi per i quali il loro cervello ha già elaborato un’abitudine: quando si ha bisogno di una certa cosa, ci si rivolge ad una ben determinata azienda.

Dunque, la fidelizzazione del cliente è la cosa più importante per qualsiasi attività: oltre l’80% del fatturato di un’azienda, solitamente, arriva da clienti ‘fedeli’ e soltanto uno scarso 20% da nuovi clienti.

 

Ad maiora!

 

 

 

 

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