Bias Cognitivi: cosa sono?

Bias Cognitivi: cosa sono?

 

I bias cognitivi sono distorsioni del pensiero che ci portano a prendere decisioni sbagliate o a vedere il mondo in modo distorto. Sono una parte naturale del nostro processo decisionale, ma possono avere un impatto negativo sulla nostra vita.

Ecco un elenco di 20 bias cognitivi, con una breve spiegazione di ciascuno:

  • Bias di ancoraggio: Tendiamo a dare eccessivo peso alle informazioni che ci vengono fornite per prime, anche se sono errate. Ad esempio, se ci viene detto che il prezzo di una casa è di 100.000 euro, saremo più propensi a fare un’offerta più alta di quanto saremmo se ci fosse detto che il prezzo è di 50.000 euro.
  • Bias di conferma: Tendiamo a cercare e interpretare informazioni che confermano le nostre convinzioni esistenti. Ad esempio, se crediamo che una certa politica sia corretta, saremo più propensi a cercare articoli di giornale o opinioni di esperti che supportano questa convinzione.
  • Bias di disponibilità: Tendiamo a dare maggiore peso alle informazioni che ci sono più facilmente disponibili. Ad esempio, se vediamo un’auto di una certa marca in un incidente, saremo più propensi a pensare che questa marca di auto sia pericolosa.
  • Bias di rappresentabilità: Tendiamo a giudicare la probabilità di un evento in base a quanto sia rappresentativo delle nostre esperienze passate. Ad esempio, se abbiamo avuto una brutta esperienza con un certo tipo di ristorante, saremo più propensi a credere che tutti i ristoranti di quel tipo siano cattivi.
  • Effetto Dunning-Kruger: Le persone meno competenti in un certo campo sono spesso più propense a sovrastimare le proprie capacità. Ad esempio, un principiante di scacchi potrebbe credere di essere un giocatore migliore di quanto non sia in realtà.
  • Effetto alone: Tendiamo a giudicare le persone in base a una singola caratteristica, come la loro intelligenza o il loro aspetto. Ad esempio, se vediamo una persona che è bella, saremo più propensi a pensare che sia anche intelligente e simpatica.
  • Falacia del costo irrecuperabile: Tendiamo a essere riluttanti a rinunciare a un investimento, anche se è chiaro che è andato male. Ad esempio, potremmo continuare a investire in un titolo azionario che sta perdendo valore, nella speranza che ritorni al suo prezzo di acquisto.
  • Bias di autocompiacimento: Tendiamo a sovrastimare le nostre capacità e i nostri successi. Ad esempio, potremmo credere di essere migliori di quanto siamo in realtà nel nostro lavoro o nelle nostre relazioni.
  • Effetto bandwagon: Tendiamo a seguire la maggioranza, anche quando non siamo convinti. Ad esempio, potremmo acquistare un determinato prodotto perché è popolare, anche se non ne abbiamo realmente bisogno.
  • Effetto pigrizia cognitiva: Tendiamo a evitare sforzi mentali quando è possibile. Ad esempio, potremmo smettere di cercare informazioni dopo aver trovato la prima cosa che ci soddisfa, anche se non è la migliore opzione disponibile.
  • Effetto di figura e sfondo: Tendiamo a focalizzarci sugli elementi più salienti di una situazione, ignorando gli altri. Ad esempio, potremmo vedere un oggetto che ci interessa in una stanza piena di altri oggetti, anche se l’oggetto è in realtà di dimensioni molto piccole.
  • Effetto di polarizzazione: Quando siamo esposti a informazioni contrastanti, tendiamo a spostare le nostre opinioni verso posizioni più estreme. Ad esempio, se ci viene presentato un articolo che sostiene un punto di vista, potremmo diventare più convinti dell’opposto.
  • Effetto di framing: Il modo in cui le informazioni ci vengono presentate può influenzare la nostra percezione di esse. Ad esempio, se ci viene detto che il rischio di contrarre una malattia è del 50%, saremo più propensi a pensare che la malattia sia molto comune.
  • Effetto di anchoring and adjustment: Quando ci viene fornito un punto di riferimento iniziale, tendiamo ad aggiustare le nostre valutazioni in base a esso, anche se l’informazione iniziale è irrilevante. Ad esempio, se ci viene detto che il prezzo di un’auto è di 100.000 euro, saremo più propensi a valutare un’auto simile di valore inferiore a 100.000 euro come un buon affare.
  • Effetto di contrasto: Quando ci viene presentato un’informazione che è molto diversa da quella che ci aspettiamo, tendiamo a sopravvalutarla. Ad esempio, se ci viene detto che il tasso di disoccupazione è del 2%, saremo più propensi a pensare che sia un problema molto serio.

Questi sono solo alcuni dei molti bias cognitivi che possono influenzare il nostro pensiero e il nostro comportamento. È importante essere consapevoli di questi bias in modo da poterli identificare e mitigare il loro impatto sulle nostre vite.

Ecco alcuni suggerimenti per ridurre l’impatto dei bias cognitivi:

  • Ricercare le informazioni da più fonti: Questo ci aiuterà a ottenere una visione più completa di un argomento e a ridurre il rischio di essere influenzati da informazioni errate o parziali.
  • Essere aperti a nuove informazioni e prospettive: È importante essere disposti a cambiare la nostra opinione quando ci vengono presentati nuovi dati.
  • Riflettere sulle nostre decisioni: È importante prendere il tempo per pensare alle nostre decisioni in modo critico e identificare eventuali bias che potrebbero aver influenzato il nostro giudizio.

Consapevolezza e riflessione possono aiutarci a prendere decisioni più informate e accurate.

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