30 comuni Bias cognitivi

30 comuni Bias cognitivi

I Bias cognitivi possono essere definiti come ‘errori di percezione’ o ‘distorsioni cognitive’ che hanno grande influenza nel nostro modo di comportarci: a causa loro, il nostro comportamento è tutt’altro che razionale.

Di fronte ad una scelta, anzichè comportarci in maniera razionale, valutando e soppesando, prendiamo decisioni illogiche suggerite da uno (o più) bias: questo rende molto difficile il lavoro di chi si occupa di pubblicità o, più in generale, di comunicazione. (Leggi il post: Cosa sono i Bias Cognitivi?)

‘I pregiudizi cognitivi sono modelli sistematici di deviazione dalla norma e/o dalla razionalità nel giudizio […] Questi pregiudizi influenzano la formazione delle convinzioni, i processi di ragionamento, le decisioni economiche ed economiche e il comportamento umano in generale’. (fonte: wikipedia)

 

  1.  Legge dello strumento: un eccessivo affidamento su uno o più metodi familiari, ignorando o sottovalutando approcci alternativi. “Se tutto ciò che hai è un martello, tutto sembra un chiodo.”
  2.  Bias di selezione: si verifica quando i membri di un campione statistico non sono scelti completamente a caso, il che porta il campione a non essere rappresentativo della popolazione.
  3.  Illusione di frequenza : illusione della frequenza è che una volta che qualcosa è stato notato, ogni istanza di quella cosa viene notata, portando alla convinzione che abbia un’alta frequenza di occorrenza.
  4.  Il pregiudizio di normalità: una forma di dissonanza cognitiva , è il rifiuto di pianificare o reagire a un disastro che non è mai accaduto prima.
  5.  Effetto IKEA: la tendenza delle persone ad attribuire un valore sproporzionato agli oggetti che hanno parzialmente assemblato da soli, come i mobili IKEA , indipendentemente dalla qualità del prodotto finale.
  6.  Il bias di conferma: è la tendenza a cercare, interpretare, focalizzare e ricordare le informazioni in un modo che conferma i propri preconcetti.
  7.  Effetto di ritorno di fiamma: una tendenza a reagire a prove non confermanti rafforzando le proprie convinzioni precedenti.
  8.  Bias dello sperimentatore o delle aspettative , la tendenza degli sperimentatori a credere, certificare e pubblicare dati che concordano con le loro aspettative.
  9.  Effetto aspettativa dell’osservatore: quando un ricercatore si aspetta un determinato risultato e quindi manipola inconsciamente un esperimento o interpreta erroneamente i dati per trovarlo.
  10.  Percezione selettiva: la tendenza delle aspettative a influenzare la percezione.
  11.  Semmelweis riflesso: la tendenza a rifiutare nuove prove che contraddicono un paradigma.
  12.  Falso effetto di consenso: la tendenza delle persone a sopravvalutare il grado in cui gli altri sono d’accordo con loro.
  13.  Falso pregiudizio di unicità: la tendenza delle persone a vedere i propri progetti e se stessi come più singolari di quanto non siano in realtà.
  14.  Illusione di controllo: la tendenza a sopravvalutare il proprio grado di influenza su altri eventi esterni.
  15.  Realismo ingenuo: la convinzione che vediamo la realtà come è realmente – oggettivamente e senza pregiudizi; che i fatti sono evidenti agli occhi di tutti; che le persone razionali saranno d’accordo con noi; e che coloro che non lo fanno sono disinformati, pigri, irrazionali o di parte.
  16.  Effetto overconfidence: tendenza ad avere eccessiva fiducia nelle proprie risposte alle domande. Ad esempio, per alcuni tipi di domande, le risposte che le persone considerano “certe al 99%” si rivelano sbagliate il 40% delle volte.
  17.  Effetto in terza persona: tendenza a credere che i messaggi dei media comunicati di massa abbiano un effetto maggiore sugli altri che su se stessi.
  18.  Svanisce la compassione: la tendenza a comportarsi in modo più compassionevole verso un numero ristretto di vittime identificabili che verso un gran numero di vittime anonime.
  19.  Sconto iperbolico: in cui lo sconto è la tendenza delle persone ad avere una preferenza più forte per i guadagni più immediati rispetto ai guadagni successivi. Lo sconto iperbolico porta a scelte che sono incoerenti nel tempo: le persone oggi fanno scelte che il loro sé futuro preferirebbe non aver fatto, nonostante utilizzino lo stesso ragionamento.
  20.  Meno è meglio: la tendenza a preferire un set più piccolo a un set più grande giudicato separatamente, ma non congiuntamente.
  21.  Stereotipi: aspettarsi che un membro di un gruppo abbia determinate caratteristiche senza avere informazioni reali su quell’individuo.
  22.  L’errore del giocatore d’azzardo: la tendenza a pensare che le probabilità future siano alterate da eventi passati, quando in realtà sono immutate. L’errore nasce da un’errata concettualizzazione della legge dei grandi numeri . Ad esempio, “Ho girato testa con questa moneta cinque volte consecutive, quindi la possibilità che esca croce al sesto lancio è molto maggiore della testa”.
  23.  Effetto di disposizione: la tendenza a vendere un bene che ha accumulato valore e resistere alla vendita di un bene che è diminuito di valore.
  24.  Avversione al terrore: proprio come le perdite producono il doppio dell’impatto emotivo dei guadagni.
  25.  Avversione alla perdita: in cui la disutilità percepita di rinunciare a un oggetto è maggiore dell’utilità associata all’acquisizione di esso.
  26.  Status quo bias: la tendenza a preferire che le cose rimangano relativamente le stesse.
  27.  La giustificazione del sistema: la tendenza a difendere e rafforzare lo status quo. Gli accordi sociali, economici e politici esistenti tendono a essere preferiti e le alternative denigrate, a volte anche a scapito dell’interesse personale individuale e collettivo.
  28.  Effetto Dunning-Kruger: la tendenza degli individui non qualificati a sopravvalutare le proprie capacità e la tendenza degli esperti a sottovalutare le proprie capacità.
  29.  Bias d’azione: La tendenza di qualcuno ad agire di fronte a un problema anche quando l’inazione sarebbe più efficace, o ad agire quando non esiste un problema evidente.
  30.  Principio di familiarità: La tendenza a esprimere un’indebita simpatia per le cose semplicemente per la familiarità con esse.

 

Leggi il post: Cosa sono i Bias Cognitivi?

 

 

 

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